La nidularia del leccio, e la kermes vermilio. cocciniglie parassite che colpiscono le querce, stanno pericolosamente decimando la popolazione di lecci nella nostra regione. Entrambi gli insetti omotteri, anche se in modalità differenti, si nutrono di linfa dell’albero, indebolendolo e rendendolo più vulnerabili ad altri agenti patogeni.  

A Corato però la situazione sarebbe sotto controllo, come si legge in un manifesto firmato proprio dall’Amministrazione Comunale. Sebbene anche gli storici alberi del centro siano stati oggetto di attacco delle due cocciniglie, non rischiano la morte, in quanto negli ultimi anni sono state effettuate potature molto limitate. La potatura infatti stimola la produzione di linfa di cui si nutrono i parassiti, andando così ad aggravare il problema fino alla morte della pianta, come sta accadendo in molti comuni limitrofi.

“L'impresa affidataria, a fine maggio e assolutamente non prima, farà un trattamento endoterapico. Si tratta di iniezioni al fusto della pianta di un preparato ad hoc, che entra nel circolo linfatico facendo morire i parassiti che stanno aggredendo i lecci”, si legge nel manifesto, che si conclude così: “Corato, nella cura del verde urbano, è ormai molto avanti, per precisa scelta politica di questa Amministrazione. Tutti gli alberi sono stati censiti e schedati, ora sono in fase di approvazione il Regolamento e il Piano di gestione del verde. Andiamo avanti con determinazione nel percorso di cura e modernizzazione di Corato". 

I lecci sono ormai da decenni un simbolo per Corato ed il suo centro cittadino, perderli sarebbe stato un brutto colpo per la storia della nostra comunità. La prevenzione però sta salvando centinaia di alberi che hanno fatto ombra ad intere generazioni di coratini.