Cronaca
martedė, 17 dicembre 2024
11:44:00
Omicidio a Corato, presi i presunti assassini
Sono due fratelli di 22 e 18 anni, fermata anche la moglie della vittima
Il 16.12.2024 poco prima delle ore 19.00, Nicola Manzi, 50enne di Corato, ha perso la vita nel corso di una sparatoria avvenuta a Corato, in via Nicola Salvi, essendo stato attinto da un colpo di arma lunga da sparo.
Nel corso del confronto armato, è rimasto gravemente ferito anche il fratello della vittima, M.M. 41enne, già sottoposto ad un delicato intervento chirurgico presso un ospedale del capoluogo pugliese.
Immediatamente sul luogo dell'omicidio sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia i Molfetta, poi supportati dal Nucleo Investigativo e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari. Tempestivamente è intervenuto anche personale del
Commissariato P.S. di Corato.
Le indagini sono state immediatamente coordinate sul posto dal magistrato di turno esterno della Procura della Repubblica di Trani, che ha disposto l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza della Polizia Locale e ha identificato e, quindi, iscritto nel registro degli indagati -grazie al supporto della polizia giudiziaria, nella identificazione- i soggetti che avevano preso parte all'episodio delittuoso.
Tra essi anche una donna, B.M. di 48 anni, moglie della vittima che, dopo aver raccolto la pistola del marito, secondo quanto emerso dagli elementi acquisiti, ha attivamente partecipato alla sparatoria, inseguendo gli autori dell'omicidio nei cui confronti esplodeva alcuni colpi di pistola.
Nel corso della notte, il Pubblico Ministero ha proceduto a interrogatori e assunzione di sommarie informazioni, assistito dalla polizia giudiziaria dell'Arma dei carabinieri.
All'esito dell'attività investigativa, il Pubblico Ministero ha disposto, a distanza di poche ore dal fatto, con proprio decreto il fermo dei due presunti autori. Si tratta di due fratelli, P.S. di 22 anni e P.G. di 18 anni, entrambi originari di Corato e con precedenti di polizia. I due uomini sono stati fermati per omicidio e porto illecito d'arma comune da sparo e associati alla casa circondariale di Trani
Ha disposto altresì il fermo della donna con decreto che i militari dell'Arma hanno proceduto ad eseguire.
Per lei, l’ipotesi di reato è quella di tentato omicidio e porto illecito d'arma comune da sparo.
Fondamentali per la ricostruzione della dinamica del fatti sono state le immagini del sistema di videosorveglianza presente sul posto che ha consentito di documentare integralmente la dinamica dei fatti.
Di scarsa utilità, invece, gli apporti delle testimonianze e degli interrogatori raccolti dal
Pubblico Ministero e dagli investigatori nell'immediatezza.
Nel corso del sopralluogo, svolto dalla fezione Investigazioni Scientifiche dell'Arma del Carabinieri, sono stati repertati numerosi bossoli, di diverso calibro, esplosi dalle armi utilizzate nel corso della sparatoria.
Le armi non sono state rinvenute sul posto né nella disponibilità delle persone fermate.
L'accertamento dell'intera dinamica del fatti, del movente dell'omicidio e dell'eventuale
ulteriore coinvolgimento di altre persone proseguirà nelle prossime ore.
Importante sottolineare che le indagini si trovano nella fase delle indagini preliminari e le presunte responsabilità delle persone coinvolte saranno vagliate da un giudice nell'ambito del processo, grazie anche al contributo della difesa nel contraddittorio delle parti.
Il G.I.P. valuterà la sussistenza del presupposti del fermo e dell'adozione della misura cautelare personale.
Redazione