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mercoledė, 16  aprile 2025



11:11:00
Un ulivo secolare da Corato a Trieste: lunedì la piantumazione nella città friulana
Le dichiarazioni dei protagonisti



Il 14 Aprile a Trieste, all’ingresso del Porto Vecchio – oggi Porto Vivo – è stato messo a dimora un ulivo secolare della varietà Coratina, dono del Comune di Corato alla città giuliana in occasione di Olio Capitale 2025. 
 
L’albero, un gigante verde di oltre 90 anni, proviene da un campo pugliese destinato a scomparire sotto l’asfalto di una nuova strada. Invece di essere sacrificato, è stato salvato e trasformato in un dono meraviglioso. 
 
Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni di entrambe le città e alcuni produttori dell'associazione Terre di Coratina. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha accolto con entusiasmo il dono: “Un gesto bellissimo – ha detto – perché l’ulivo non è solo una pianta. È un simbolo profondo, di rigenerazione e di pace. E oggi lo piantiamo proprio all’ingresso di Porto Vivo, che è il nostro sogno di rigenerazione urbana che si realizza”.

Accanto a lui, i rappresentanti del Comune di Corato e dell’associazione di produttori Terre di Coratina, che hanno voluto portare fino all’estremo nord il cuore agricolo del Sud. Valeria Mazzone, presidente del Consiglio comunale di Corato, ha parlato con passione: “Non si tratta solo di un albero. Questo è un pezzo della nostra terra, del nostro modo di vivere e coltivare relazioni autentiche. Speriamo che questo legame con Trieste cresca e resista nel tempo, come l’ulivo che oggi abbiamo piantato insieme. Ancora una volta abbiamo dimostrato come la sinergia tra amministrazione ed associazioni sia importantissima per la crescita dell’intero territorio. L’apporto di Terre di Coratina è stato fondamentale per la realizzazione di questa giornata”.
 
Angelo Petrizzelli, giunto in terra friulana assieme a Luigi Malcangi, in qualità di rappresentanti Terre di Coratina, commenta così l’evento: “Per noi è certamente motivo di grandissimo orgoglio essere parte integrante di questo meraviglioso progetto. Il nostro olio verde può essere il filo conduttore per la nascita di nuove amicizie e sinergie, che possano dare ancora più valore al nostro operato quotidiano”.
 
Tra strette di mano, sguardi commossi e scambi di doni – tra cui il crest ufficiale della città – si è respirata un’atmosfera sincera, fatta di stima e di voglia di costruire ponti. Trieste e Corato, così diverse e così lontane, oggi sono un po’ più vicine grazie a un albero che parla il linguaggio universale della terra.
 
Un albero piantato oggi che, con la sua presenza, ricorderà ogni giorno quanto sia importante creare collaborazioni concrete tra territori diversi. Non solo parole o intenti, ma azioni tangibili: un ulivo che diventa simbolo di scambio, di attenzione all’ambiente e di promozione delle eccellenze locali. Una piccola operazione di diplomazia del quotidiano che, passo dopo passo, può rafforzare legami istituzionali e valorizzare le risorse di entrambi i territori.


Redazione










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